Isolamento termico, come si ottiene?
Nell’articolo dello scorso mese avevamo affrontato il tema del risparmio energetico e dei fattori che incidono sui consumi di edifici e appartamenti.
Oggi continuiamo occupandoci e analizzando le strutture opache e cercando di capire come migliorarne l’isolamento termico,
ricordando che, anche per tutto il 2016, per gli interventi che vedremo da qui in poi, sono previsti bonus e agevolazioni (anche di questo abbiamo parlato nel precedente articolo).
Il tetto
Il tetto è l’elemento che disperde più calore d’inverno e ne accumula di più in estate, ma grazie alla coibentazione (che può essere effettuata sia dall’interno che dall’esterno) si può regolare questo passaggio di calore.
Un’altra tecnica utilizzabile è quella del “tetto traspirante”, che garantisce la diffusione del vapore dall’interno all’esterno, così da ridurre l’umidità in ingresso.
In alternativa esiste anche la soluzione del “tetto ventilato”, dotato cioè di un’intercapedine tra il manto di copertura e lo strato isolante, che permette la circolazione dell’aria e elimina quindi l’umidità, garantendo l’espulsione di aria calda in estate
Le pareti esterne e il solaio cantina
Sulle murature, gli interventi devono riguardare prioritariamente le pareti esposte a nord. Occorrono materiali che abbiano alta resistenza e capacità termica e una buona densità, per garantire protezione termica continua.
L’isolamento dei muri può avvenire dall’interno, dall’esterno o nell’intercapedine, anche se la soluzione più conveniente è agire quanto più possibile all’esterno.
Vediamo alcune tipologie di intervento:
– il “cappotto”- è un efficace rivestimento isolante idoneo sia su edifici in costruzione sia su edifici già esistenti; consiste nell’applicazione di un rivestimento isolante sulla parte esterna delle pareti;
– l’isolamento interno – anch’esso applicabile sia sul nuovo che sull’esistente (ma è molto efficace in quest’ultimo caso), prevede l’incollaggio di pannelli multimateriale sulla faccia interna delle pareti perimetrali oppure attraverso l’uso di materiali speciali da posare a pennello o a rullo;
– la parete ventilata – è un sistema di coibentazione dall’esterno che si compone di tre strati (strato isolante, intercapedine ventilata, rivestimento esterno), co risultati simili a quelli del cappotto esterno
– isolamento del cassonetto – come dice il nome, si stratta di applicare al cassonetto copritutto uno strato di materiale isolante rigido e sagomato;
– isolamento del solaio della cantina – gli appartamenti costruiti sopra locali non riscaldati disperdono calore dal pavimento, a meno che non si isoli il soffitto di tali locali e dei porticati. Un intervento semplice ed efficace.
In ultima analisi, passiamo in rassegna gli interventi sugli infissi e le schermature.
Gli infissi
Le infiltrazioni che provengono dalle finestre provocano eccessivi rinnovi d’aria. È necessario controllarne spesso le guarnizioni ed eventualmente sostituirle.
Per isolare le superfici vetrate è utile anche sostituire il vetro singolo con uno doppio. Se invece si sostituisce l’intero infisso o se ne deve scegliere uno da installare, è preferibile optare per un vetro con bassa trasmittanza termica e un telaio con altrettanto bassa trasmittanza.
Una corretta messa in posa dell’infisso deve garantire:
– tenuta al vento e alla pioggia
– tenuta all’aria nel lato interno
– risoluzione del ponte termico sul davanzale e di quello all’attacco fra la muratura e il controtelaio
– continuità dei flussi termici
Le schermature
Le schermature sono fondamentali per il controllo energetico dell’edificio: migliorano il comfort termico d’estate, sfruttano bene gli apporti solari d’inverno e ottimizzano il comfort luminoso. Possono essere esterne (le più efficienti), posizionate fra i vetri, oppure interne alla stanza e si suddividono in:
– sistemi fissi (alberature e aggetti);
– sistemi mobili (tende, avvolgibili, persiane)