Edilizia scolastica: Italia bocciata
L’analisi impietosa di Legambiente.
Si potrebbe dire che il nostro paese è stato “rimandato” alla prossima sessione d’esami.
Si potrebbe scherzare. Si potrebbe, ma non si può.
Perché la materia in cui la Scuola Italiana è bocciata non è assolutamente da prendere sotto gamba, anzi.
Le scuole italiane sono a rischio sismico: solo metà degli istituti scolastici del nostro paese possiede infatti certificati di idoneità statica.
Questo è un fatto.
Secondo l’ultimo Rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente infatti emerge che dal campione preso in considerazione di 6000 scuole, il 65% è stato costruito prima dell’entrata in vigore delle norme antisismiche del 1974 e di queste il 40% si trova addirittura in zone a rischio sismico.
Tra le provincie virtuose compaiono Piacenza, Parma e Trento, che oltre ad essere sicure sono anche all’avanguardia per quanto riguarda la qualità del cibo, con pasti bio e prodotti IGP e DOP, e l’utilizzo delle energie alternative.
Risparmio energetico? No grazie.
Si perché l’altro fattore in cui le nostre scuole non sono proprio in primo piano è il risparmio energetico e la sostenibilità: la bioedilizia è una realtà per nemmeno l’1% del campione esaminato, mentre quelle che utilizzano energie rinnovabili arrivano a stento al 16% , con il Sud che offre prestazioni migliori del Nord.
Per consultare tutti i dati www.legambiente.it/contenuti/dossier/ecosistema-scuola-2016